Quando si ha a che fare con serbatoi interrati o semi interrati parliamo di recipienti di stoccaggio dei quali non siano visibili e ispezionabili direttamente le superfici esterne nella loro pienezza, soggetti ad aggressioni da parte di ossidi, specie sul fondo, e da correnti che li corrodono dall′esterno. Possono presentare problemi di tenuta anche in prossimità dei loro passi d’uomo e delle loro prese d’aria. In ogni caso il rischio più frequente relativo a questo tipo di cisterne è la perdita.
Tra i vari problemi le perdite danno origine a uscita dal serbatoio del liquido in esso contenuto, con conseguente inquinamento e perdita economica, ed entrata di agenti che possono deteriorare il liquido contenuto.
Le prove di tenuta rientrano tra le verifiche periodiche che il conduttore del serbatoio deve effettuare per assicurarsi dell’integrità dell’involucro, e si effettuano su diversi tipi di serbatoi e altri manufatti che contengono qualsiasi tipo di liquido.
L’esercizio del serbatoio deve avvenire in condizioni di sicurezza ambientale. A tale fine i serbatoi
interrati esistenti devono essere sottoposti a prova di tenuta e manutenzione periodica
,
secondo la periodicità stabilita dal Regolamento locale d’Igiene del Comune in
cui il serbatoio è installato o, in carenza, dal R.T.I.L. in base alla vetustà del serbatoio ed all’ attuazione degli interventi di risanamento.
La frequenza con cui effettuare la prova di tenuta sui serbatoi interrati e semi interrati è:
- ogni 2 anni per i serbatoi attivi dai 15 ai 30 anni;
- ogni anno per i serbatoi installati da oltre 30 anni o con data di installazione sconosciuta;
- prove di tenute a partire dal 5° anno di attività per serbatoi risanati;
- prova di tenuta a partire dal 15° anno di attività per serbatoi a doppia camera.