Prova di tenuta: tutto quello che c'è da sapere

Prova di tenuta: tutto quello che c'è da sapere

Che cos'è una prova di tenuta e perché è importante eseguirla

La prova di tenuta è un controllo periodico che ha lo scopo di verificare l’insorgere di eventuali perdite da serbatoi o tubazioni esistenti. ​

Eseguire le prove di tenuta con la giusta cadenza, indicata dalle autorità competenti in materia, è quindi un importante strumento di tutela ambientale, ed il mancato rispetto degli obblighi sui serbatoi comporta responsabilità civili e penali oltre ad oneri economici talvolta non quantificabili.  

 

Ogni quanto si deve eseguire una prova di tenuta sui serbatoi?

Le prove di tenuta vanno eseguite con cadenza stabilita dal Regolamento di Igiene Locale (R.I.L.) emesso dal comune dove è situato il serbatoio.​

Nel caso il R.I.L. non menzioni i serbatoi occorre far riferimento:​

  • alle disposizioni del costruttore​;
  • alle linee guida emanate dagli Organi competenti in materia di tutela dell’ambiente (ARPA)​;
  • a quanto previsto dalla Circolare del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco Nota DCPREV prot. n. 14851 del 11 novembre 2011 (verifica di tenuta).​

Sono inoltre un riferimento le Linee Guida di ARPA Lombardia rev.0 del 15/03/2013 o ARPA VALLE D'AOSTA - RVA 2017.

I regolamenti, leggi o linee guida summenzionate dispongono in linea generale le cadenze sulla base della tipologia del serbatoio:​

Monocamera risanati e non:

Età de serbatoio          Condizione   Frequenza della prova di tenuta
Età ≥ a 30 anni o sconosciuta​Non risanato   Annuale
15 < Età ≤ 30Non risanato   Biennale
A partire dal 5° anno dal risanamentoRisanato     Triennale


Doppia camera:​

In assenza di disposizioni specifiche sul R.I.L. o ARPA Regionale la prima prova di tenuta è consigliata a partire dal quindicesimo anno.​

Per tutti i serbatoi esistenti privi del sistema monitoraggio in continuo la Circolare Ministero dell’Interno, Dip. VVFF, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile, n. 14851 del 11 novembre 2011, raccomanda una verifica di tenuta all'anno.​

I metodi di prova

Le prove di tenuta devono essere effettuate da personale tecnico qualificato e di comprovata esperienza e/o documentata qualifica nell’utilizzo dei metodi di prova con specifica conoscenza delle caratteristiche di pericolosità delle sostanze trattate. ​

I metodi di prova si distinguono in:​

  • STRUMENTALE: si basa sul controllo della tenuta del serbatoio con metodologie valide a livello europeo o internazionale, come quelle riconosciute da UNICHIM - Associazione per l'Unificazione del Settore dell'Industria Chimica - come ad esempio: SDT TANKTEST SYSTEM, MASS TECH 2A SYSTEM, ACOUSTIC ULLAGE PROECO U3, ALERT – Versione “4000 UNDERFILL SYSTEM/1050 ULLAGE SYSTEM”, etc​
  • SPEDITIVO: si basa sul controllo differenziale del livello del liquido contenuto con la rilevazione contestuale dei valori di temperatura della massa liquida procedendo per compensazioni dei dislivelli riscontrati. Ha tempi di osservazione più lunghi rispetto al tipo strumentane e di norma è applicabile a serbatoi di capacità inferiore a litri 15.000. Esempi di prove speditive sono: ASTERM, BONIFICA TANK JMB, CDS 2000, SAFE VACUUM TEST.​

I metodi strumentali vengono preferiti in quanto uniformemente applicabili ai diversi serbatoi; le apparecchiature adottate, essendo utilizzate in atmosfera potenzialmente esplosiva, devono essere certificate CE e da quant'altro richiesto dalla Direttiva 2014/34/UE ATEX. ​


Il metodo SDT TANKTEST SYSTEM

Il metodo SDT TANK SYSTEM è uno dei metodi non distruttivi maggiormente ultilizzati.​

Attraverso la tecnologia ad ultrasuoni permette di rilevare la presenza della più piccola foratura o incrinatura senza svuotare, pulire e bonificare il serbatoio e, in condizioni normali, richiede tempi brevi.​

Avviene sottoponendo il serbatoio ad una leggera depressione (max -150 mBar), occludendo lo sfiato ed inserendo due sonde nel tubo di carico le quali rilevano gli ultrasuoni emessi da eventuali forature o crepe presenti, sia al di sotto che al di sopra del livello del prodotto.

Vengono inoltre misurati e registrati il livello del liquido presente nel serbatoio con l’asta graduata fissa, prima e dopo la prova, ed il valore iniziale del vacuometro.​

La conferma dell’esistenza di una perdita avviene sia tramite il rilievo di ultrasuoni, sia tramite un eventuale aumento del livello del liquido, sia attraverso il controllo di una eventuale variazione di depressione sul vacuometro.​


Cosa va fatto in caso di esito ‘non a tenuta’

Al termine della prova le attività da compiere variano a seconda del risultato della stessa:​

  • A TENUTA: il proprietario o conduttore annota sul registro la data di esecuzione della prova e conserva il certificato​ rilasciato dall'impresa;
  • NON A TENUTA: il proprietario o conduttore è soggetto agli obblighi di comunicazione previsti ai sensi degli art. 242 e 245 comma 2 del D.Lgs 152/06 "Procedure operative e amministrative in caso di inquinamento", ed ai conseguenti interventi riparatori​.

​Nel caso si rilevasse una dispersione di sostanze pericolose dovrà essere intrapreso l’iter di bonifica secondo le modalità e procedure imposte dalla parte IV titolo V del 242 D.lgs. 152/06 s.m.i. e 245 D.lgs.152/06 e s.m.i. che prevedono operazioni di bonifica e messa in sicurezza diverse in funzione della soglia dei valori di inquinamento che emergono dalle caratterizzazioni del sito.​


Tempi e costi delle prove di tenuta sui serbatoi

I tempi variano in funzione della metodologia scelta, della pulizia del pozzetto e dello stato di conservazione di serbatoio, passo d'uomo, tubazioni e sfiato.​

Con riferimento al metodo SDT Tank System, in condizioni di buona manutenzione del serbatoio il tempo totale occorrente per la prova è di circa un'ora e prevede l'impiego di uno/due tecnici specializzati ed un furgone officina attrezzato.​

Tempi e costi delle operazioni preparatorie possono aumentare sensibilmente, fino a superare il costo della prova stessa, quando:​

  • nei pozzetti sono presenti acqua e sporcizia in quantità tale da rendere necessario l'impiego dell'autospurgo​;
  • emerge la necessità di sostituire teflon e guarnizioni su raccordi e passo d'uomo​;
  • le dimensioni del pozzetto e la ruggine formatasi sul passo d'uomo e tubazioni rendono "delicate" le operazioni.


L'esperienza fa la differenza

Considerate le implicazioni di un esito negativo della prova di tenuta è sempre consigliabile affidarsi a personale tecnico specializzato che, grazie all' esperienza maturata sul campo, è in grado di proporre le migliori soluzioni possibili per il ripristino della tenuta.